Il Decreto Legge n. 76/2020, (convertito con Legge n. 120/2020) ha introdotto una importante novità in materia di autocertificazioni non soltanto nei rapporti tra cittadino e pubbliche amministrazioni o gestori di pubblici servizi, ma anche nei rapporti tra privati.
Infatti, mentre prima dell’entrata in vigore del decreto, le autocertificazioni erano possibili solo verso i privati che vi acconsentivano, anche questi ultimi ora sono obbligati ad accettare le autocertificazioni.
I privati tenuti ad accettare l’autocertificazione o la dichiarazione sostitutiva possono richiedere, con il consenso del dichiarante, un controllo all’amministrazione competente al rilascio della relativa certificazione, che è tenuta a fornire conferma scritta, anche attraverso l’uso di strumenti informatici o telematici, della corrispondenza di quanto dichiarato con le risultanze dei dati in suo possesso.
La richiesta deve riportare un esplicito riferimento all’autocertificazione (articoli 46 e 47 del decreto del Presidente della repubblica n. 445/2000) e ai successivi controlli previsti dall’articolo 71 e, come già avviene tra le pubbliche amministrazioni, si può rilasciare gratuitamente una visura o la conferma dei dati, senza la necessità di dover siglare accordi specifici.
Oltre ad agevolare i cittadini, questa novità fornisce ai privati più garanzie, perché li mette nella condizione di effettuare gli accertamenti che ritengono necessari.
Questa importante novità, oltre ad agevolare il cittadino in termini temporali, può comportare un risparmio economico in termini di imposta da bollo da scontare su diverse tipologie di certificati (ad es.io anagrafici).
A tal fine, si allega un modulo generico utilizzabile per qualsiasi tipologia di autocertificazione.
È possibile prelevare un'autocertificazione delle proprie condizioni anagrafiche attraverso il portale ANPR cliccando qui.
Cosa si può autocertificare
Con una semplice dichiarazione sostitutiva di certificazione si possono autocertificare:
Dati anagrafici e di stato civile
Titoli di studio e qualifiche professionali
Situazione economica - fiscale e reddituale
Posizione giuridica
Altri dati
Cosa non si può autocertificare
Come si fa l'autocertificazione e chi la può fare
Va presentata in carta semplice, firmata dall'interessato, senza autentica di firma e senza bollo, con allegato documento di riconoscimento (carta d'identità, patente, documento con foto rilasciato da un'amministrazione statale, ecc.).
Puo' essere anche sottoscritta in estensione .pdf apponendo firma digitale o FEA (Firma Elettronica Avanzata) tramite l'utilizzo della propria C.I.E. (Carta d'Identità Elettronica) attraverso l'app CIESign e trasmessa telematicamente, in tal caso non vi è necessità di allegare un documento di riconoscimento.
Può essere presentata da un'altra persona o essere inviata per posta o via fax.
Possono fare l'autocertificazione: