Matteo Perez

Un pittore maiuscolo, salentino, che lavorò per la scuola di Michelangelo e viaggiò per il mondo, in una straordinaria carriera veramente “rinascimentale”! Nacque ad Alezio nel 1547, ma giovanissimo partì subito dal Salento per inseguire la sua arte. Lo riconoscono erroneamente anche come Matteo da Lecce, ma lui fu semplicemente Matteo Perez d’Aleccio, come chiamavano la sua gloriosa e antica cittadina. Suo padre era di origini spagnole, Antonio Perez, sua madre Madama Lucente. Matteo giunse a Roma nel 1566, dove divenne subito un discepolo della scuola di Michelangelo. La famosa Cappella Sistina, celebre nel mondo per il Giudizio Universale, dopo il Concilio di Trento cominciò ad avere gravi problemi statici che causarono un crollo, che uccise una guardia svizzera. Le crepe che si succedettero negli anni successivi portarono al danneggiamento di alcuni affreschi, al punto da dover essere ridipinti. Per l’occasione vennero convocati, nel 1574, Hendrick van de Broeck e il nostro Matteo. Quest’ultimo affrescò la Disputa sul corpo di Mosè, e il Sant’Antonio circondato dai demoni. Successivamente, egli ebbe altri e importanti incarichi da Papa Pio V e Gregorio XIII, divenne membro dell’Accademia di San Luca. La sua arte aveva molto in comune coi manieristi Francesco Salviati, Giorgio Vasari, e lo stesso Michelangelo. Nel 1576 decide di lasciare Roma per sbarcare a Malta, dove divenne il pittore ufficiale della grandiosa epopea che l’isola visse nel 1565, sostenendo il tremendo assedio Turco. Il Maestro dell’Ordine dei Cavalieri di Malta, Jean L’Evesque de la Cassiere, premiò la bellezza e la perfezione dei suoi disegni, certificandolo eccellente nella sua professione. Nei 5 anni del suo soggiorno sull’isola, realizzò 13 grandi affreschi raccontando la battaglia contro i Turchi con una tale precisione che molti storici hanno fatto riferimento ai suoi dettagli. Nel 1580 (per la chiesa di San Paolo, a Valletta), Matteo dipinse il naufragio di San Paolo a Malta, precisamente il momento in cui il santo pur morso da una vipera velenosa riuscì a liberarsene gettandola nel fuoco che era stato acceso per scaldare i naufraghi. Ovunque andava, sembrava che la terra gli ribollisse sotto i i piedi. “Il demone dell’andar via (scrive il Baglione), vago non tanto di colorire, quanto di vedere le opere del mondo, simile in ciò ad Ulisse, che girò per terra e per mare tutta la vita”. Dopo una decina di anni passati in Spagna, raggiunse l’America nel 1589, in Perù, a Lima, dove morirà nel 1616 quasi settantenne. Una vita degna di essere vissuta, per amore dell’arte e del viaggiare per il mondo, e per i cuori della gente.

Matteo Perez
Periodo: 1547 - 1628

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